Pola è la città più grande dell’Istria. La viticoltura, la pesca, il turismo, la cantieristica e l’arena romana sono le caratteristiche della città come la conosciamo oggi, ma Pola rappresenta molto di più.
Pola è un’esperienza, un concentrato di cultura, un luogo di buona energia, di ottima compagnia e divertimento per le strade piene di vita. Nel centro di Pola, assaggerete una miscela unica di cucina italiana, mitteleuropea, austriaca e slava e farete un incontro ravvicinato con un bicchiere di vino istriano dalla bontà insuperabile. Farete una passeggiata attraverso un concerto di sorprese e prenderete parte a un evento unico come la simulazione dei combattimenti dei gladiatori.
Tutto ebbe inizio con i Romani che, conquistata l’Istria nel II secolo a.C., iniziarono una serie di opere edili erigendo anfiteatri, istituzioni pubbliche, servizi e intere città. Così, l’anfiteatro di Pola risalente al I secolo divenne uno dei meglio conservati e il sesto più grande del mondo. Oggi, invece di una folla di 20.000 appassionati di combattimenti tra gladiatori, l’Arena ospita il famoso festival del cinema e numerosi concerti di star della musica contemporanea come Elton John, Sting, Tom Jones e molti altri.
La Repubblica di Venezia, la monarchia asburgica e l’Austria-Ungheria governavano la città di Pola dal XIV secolo fino all’inizio del XIX secolo. La città conobbe una fase molto difficile in epoca tardo barocca, segnata da epidemie di peste, malaria, tifo e vaiolo, ma nella seconda metà dell’Ottocento rifiorì. Dopo il crollo della Repubblica di Venezia, tutta l’Istria, Pola compresa, entrò a far parte del Litorale austriaco, e con la formazione dell’Arsenale, base principale della Marina austriaca, nel 1856, iniziò lo sviluppo moderno della città. Il porto di Pola divenne ben presto il principale e più fortificato porto bellico austriaco, nonché centro di cantieristica navale. Da città di antico splendore sbiadito, Pola fu trasformata in una sviluppata città industriale e, dopo la costruzione della ferrovia che collegava Pola con Vienna nel 1876, la città e le Isole Brioni divennero tra le mete preferite dell’imperatore austriaco Francesco Giuseppe e della sua famiglia.
La gastronomia di Pola è il riflesso della storia e della tradizione istriana, che, insieme alla costa locale, combina le influenze di diversi paesi dell’Europa centrale come l’Italia, l’Austria e l’Ungheria. Le specialità di pesce come i piatti di Scorfano, il branzino o la deliziosa buzara preparata con i gamberi del Quarnero sono solo una parte della storia. Piatti tipici a base di frittatine, omelette tradizionali con asparagi selvatici, la cossiddetta “maneštra”, zuppa tradizionale di patate e fagioli e il famoso prosciutto istriano trasmettono un fascino speciale. L’influenza della cucina italiana è visibile attraverso un’intera gamma di deliziosi primi piatti a base di pasta come i “fuži”, gli gnocchi, i ravioli, i maccheroni e i “pljukanci”.
Negli ultimi anni l’Istria si è affermata come leader nella produzione di vini croati di qualità come la Malvasia e il Terrano. Ma oggi nelle enoteche Polesane si possono degustare anche vini come il borgogna, il hrvatica e non solo, ma anche tante pregiate varietà conosciute in tutto il mondo come lo chardonnay, il pinot grigio e bianco, il merlot o il cabernet e il sauvignon.
Pola ospita anche i due più grandi e premiati festival di musica elettronica ovvero l’Outlook festival e il Dimensions, che si svolgono nelle rovine della magnifica fortezza austro-ungarica di Punta Cristo. Grazie alla loro posizione unica, all’atmosfera intima e al raffinato gusto musicale, i festival si sono guadagnati l’epiteto di celebrazione della cultura del sound system più famosa al mondo.
C’è tutta una serie di altri eventi culturali e di intrattenimento, tra cui Spectacvla Antiqva, una simulazione di combattimenti di gladiatori nell’Arena di Pola che evocano lo spirito e gli usi dei tempi antichi, e una serie di eventi culturali come mostre, concerti di musica classica e spettacoli di teatro. Si consiglia anche una visita al Museo Archeologico dell’Istria, dove è possibile vedere da vicino collezioni preistoriche, antiche e medievali.
Pola ha più di 3000 anni e si è formata sulla collina “Kastel” sede del primo insediamento fortificato, la roccaforte Histra
Il primo nome antico ufficialmente conosciuto della città era Colonia Pietas Iulia Pola
L’Arena di Pola è stata costruita in pietra calcarea locale
Nel 1900 la prima automobile percorse le strade di Pola
Durante il periodo della Repubblica di Venezia, Pola era il più importante porto di transito sulla via da Venezia lungo la costa adriatica verso il Mediterraneo orientale
La divulgazione dei monumenti antichi di Pola avvenne solo durante il periodo rinascimentale: molti artisti e architetti soggiornarono poi a Pola disegnando e descrivendo edifici romani come l’Arena, l’Arco di Sergio e il Tempio di Augusto, facendone un modello per il Rinascimento e l’architettura classicista
L’Arena di Pola ha quasi subito un crollo completo, perché i locali durante il tardo medioevo l’hanno smontata come se fosse fatta di mattoncini Lego, e lo hanno fatto allo scopo di costruire le proprie case; tale pratica era tipica di molti edifici antichi in tutta Europa
A pochi è noto che a Pola si trova il più grande sito archeologico al mondo di anfore, contenitori specifici che erano adibiti all’epoca per il trasporto e la conservazione di generi alimentari come l’olio d’oliva, il vino, i prodotti ittici conservati sotto sale e le conserve di frutta. Ne sono state rinvenute più di duemila e le potete ammirare visitando l’esposizione permanente di anfore nei sotterranei dell’anfiteatro di Pola